L’autunno è una merda

novembre 9, 2011 § 1 Commento

                                                                        Gli alberi restano sempre, pensa l’uomo guardando l’erba che cresce e aspetta il sole per bruciarsi, e poi di nuovo crescere e gelare.

Gli alberi hanno visto tutto. Le coppie farsi largo al buio. I bambini correre. I cani pisciare. Gli alberi sono quello che sono.

Il circo, per esempio, il circo è andato via, anche quest’anno, come sempre, da quando lui ha memoria di averne. Il circo arriva con la nebbia e se ne va con il buio.

Quest’anno il circo ha lasciato i prati e il fiume e gli alberi prima del solito. Pochi ingressi, pochi spettacoli, problemi con le autorizzazioni. Un incidente capitato a un’acrobata. È strano, pensa, quanto un posto possa lasciare ricordi separati in tempi separati. Lo scorcio è sempre lo stesso, in fondo, il fiume scorre ancora, ma c’è meno acqua ora, perché la fabbrica ha ottenuto l’autorizzazione per deviare il corso del ruscello e usare l’acqua per ripulire i filtri. Poi la fabbrica ha chiuso. Ma il fiume è ancora deviato. Gli alberi si sono ammalati, hanno detto il sindaco e l’assessore all’Ambiente. Il circo quest’anno è andato via prima del solito, ma nessuno ha detto niente. Pochi bambini, al circo, poche scuole. Il sindaco sta pensando di farci qualcosa, su quei prati, lì dove gli alberi sono ciò che sono da quando lui ha memoria di averne. Ora l’uomo tocca la corteccia di un albero, sente la sostanza porosa con i polpastrelli, la fibra del legno, il muschio morbido e umido. E accende la motosega.

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§ Una risposta a L’autunno è una merda

  • itesoridiamleta ha detto:

    No, troppa tristezza oggi, e anche questi alberi che spariranno mi metttono un dolore addosso pessimo. Del circo io ricordo sempre il profumo, stupendo 🙂

commentum, i

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