Cartolina del Lupo, 24 novembre, Regione Autonoma Uigura dello Xinjiang, Cina

Da una settimana dormo nella pensione di una piccola città in cui si raccolgono mele e si ingrassano polli.
Qui vicino c’è un lago millenario (il lago Karakul), protetto dalla grande montagna bianca, in cui penso di fare il bagno stanotte, per vedere se ha un fondo. Perché i ragazzi di questa piccola città mi hanno raccontato che il lago altro non era che un vulcano addormentato, e che basta immergersi nelle acque verdi, se si ha il coraggio per farlo, ma anche l’aria nei polmoni conta, dice qualcuno.
I più sicuri affermano che si dovrebbe vedere l’ingresso di un grotta, a 15-20 m. dalla superficie, che con un po’ di fortuna, seguendo una fila di sassi bianchi depositata da un avventuriero secoli prima, il nuotatore potrebbe respirare per almeno 10 ss. in una bolla d’aria, perché i sassi bianchi servono proprio ad indicare la presenza di bolle d’aria.
I ragazzi dicono che, una volta fatto il pieno d’ossigeno, sarebbe uno scherzo raggiungere l’ingresso della grotta, dicono che basterebbero 30 bracciate. Ma no, dice qualcun altro, posso assicurarti che ne bastano 25, e un altro, il più pragmatico del gruppo, dice che è una questione soggettiva, cioè che dipende dalla lunghezza delle braccia e dalla spinta delle gambe.