Consigli alle donne mafiose

Questo pezzo si ispira a un pezzo di Martin Crimp. L’ho letto una sera che pioveva, davanti a Palazzo Farnese. Davanti alla casa di Previti, più o meno. Ero su un palco. Dietro di me splendidi musicisti. Loro si chiamavano Enenvolvo. S’era accettato di fare questa cosa perché la si voleva fare. Non è che una manifestazione pro Saviano cambiasse tanto le cose. Le cose infatti non cambiarono. Le facce degli spettatori, soprattutto.

 

 

 

CONSIGLI ALLE DONNE MAFIOSE

 

 

 

L’educazione dei bambini è una priorità assoluta.

Se un bambino va a scuola deve bastonare il professore. E un bambino appena nato, se ride, deve essere legato saldamente alla sedia e picchiato.
Un bambino che gioca a calcio deve riscuotere l’assicurazione dagli altri componenti della squadra.
E se non pagato, è giusto che ricorra al coltello.
Un bambino che gioca dovrebbe conoscere bene le regole del gioco.
Istruitelo come si fa con gli affiliati: che non parli della sua famiglia con nessun estraneo alla famiglia; impeditegli di leggere e, se non obbedisce, raccontategli dell’acido.

Non regalate ai bambini piccoli pistole giocattolo: oleate bene la vostra e mostrategli i segreti del mondo. I bambini sono curiosi, fatene un buon uso.
Quindi controllate che il bambino non abbia contatti con parti spigolose, appuntite. Per quanto riguarda gli antibiotici, il farmaco chiamato “Costituzione” non è indicato per i primi anni di vita.
Potrete somministrarglielo quando sarà cresciuto, a piccole dosi. Nei casi di avvelenamento, consigliamo l’antidoto Riina. Il bambino, una volta uomo, sarà vaccinato e coperto a vita.

Fate in modo che il bambino, dai primissimi giorni, si affezioni alla Cupola di riferimento; lavatelo, asciugatelo e portatelo a ringraziare i suoi protettori.
Insegnategli l’educazione civica fin dalla tenera età. Spiegategli che i poliziotti sono tutti spregevoli: vi consigliamo di utilizzare come esempio il semaforo; es., quando è rosso ci sono gli sbirri. Spiegategli cosa significa l’omino nero del tribunale. Assicuratevi che il bambino sia dotato di buona memoria fotografica; gli servirà per il futuro.

Quando sarà maggiorenne potrete decidere, su indicazione del vostro protettore di riferimento, se farlo studiare. Avrà a disposizione un prestito d’onore, che dovrà restituire secondo l’antico patto detto “lupara”.
Nel caso in cui vostro figlio si sia laureato, è vostro dovere lavarlo, asciugarlo e portarlo a ringraziare i suoi protettori.

A questo punto dovreste essere vicine alle elezioni: vestitevi a festa e andate a votare per lui.