A piccoli passi (uno short molto batailliano)

gennaio 18, 2011 § Lascia un commento

La vita delle formiche è molto interessante.
Se uno ha tempo da perdere le formiche sono incredibilmente affascinanti.
I bambini lo sanno meglio degli adulti, e le addestrano alla sopravvivenza.

 

Le formiche, infatti, sopravvivono a tutto.

Quando un bambino è triste perché ha pianto, le formiche disegnano comunque i loro arabeschi sul cemento, e il bambino comprende il concetto del tempo.

Quando il bambino è felice perché è felice, le formiche si caricano di molliche e rimasugli di pasta, e il bambino comprende il concetto del mondo.

Quando il bambino è cresciuto perché ora è adulto, le formiche escono dai forellini che nascondono gallerie sotterranee, e l’adulto comprende sul serio il concetto del tempo.

Quando l’adulto è triste perché sta invecchiando, le formiche disegnano arabeschi indecifrabili sulle mattonelle del suo bagno, e l’adulto comprende il concetto di impotenza.

Quando l’adulto è arrabbiato perché sta invecchiando ed è solo, le formiche proseguono nel loro infinito cammino forzato, e l’adulto comprende che bruciarle non è il metodo migliore.

Quando l’adulto è vecchio e le sue gambe soffrono, le formiche macinano centimetri sul parquet del soggiorno, e il vecchio comprende il concetto di felicità.

Quando il vecchio è sul punto di morire perché i polmoni stanno per collassare, le formiche si fermano tutte quante e per la prima volta si accorgono della sua presenza, e il vecchio comprende l’ultima cosa.

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