23. ISTRUZIONI PER DESCRIVERE LA TUA BACHECA (da ISTRUZIONI DI INTERESSE GENERALE)

23. ISTRUZIONI PER DESCRIVERE LA TUA BACHECA

Descrizione fisica e spirituale

Una cassetta munita di coperchio di vetro o specie di vetrinetta, appoggiata o appesa al muro, inclinata, obliqua, in posizione verticale, in casi di manierismo orizzontale, che tiene conto del concetto di esposizione, diciamo riparata da polvere, ragnatele, vento, incursioni di rondini e pipistrelli, dita di bambini deprivati del controllo, S.L.A. (sigla che sta per saccheggiatori comuni, ladri professionisti e amici) , e del concetto di prezioso (dal lat. pretiosus; V. PREZZO – lat. pretium, astr. di un perduto verbo *pretere, la cui rad. PRET ‘scambiare’ si ritrova nel lat. interpres, –etis ‘mediatore’ ma è priva di attestazioni chiare in altre aree ideur., salvo, forse, nel gr. pernemi ‘vendo’) cioè di grande pregio, valore, stima, affetto, conforto morale/fisiologico, in quanto può, in potenza, procurare, ai sensi freddi del tatto e della vista, vantaggio, desiderio, in alcuni casi anche agonia.

Note riguardanti gli oggetti che si trovano nella tua bacheca

Una bacheca, come una scrivania, come scrive Perec, contiene molti oggetti. Il tempo li misura, dà loro un peso, li lima, li nasconde, li inzacchera. Tu che stai pensando alla tua scrivania, e credi di non avere mai avuto una bacheca, dovresti invece ricordare, se puoi, l’immagine di te quattrenne in piedi sulla sedia incordata ma concava di fronte alla vetrinetta di swaroski di mamma. Altrimenti pietre esotiche comprate al mercatino domenicale, o quaresimale, o infrasettimanale, o specialmente agli oggetti spizzati per mesi dagli antiquari in piazza, e poi forse mai comprati, oppure l’orologio detto cipolla di tuo nonno, o la fotografia dai contorni bianchi scoloriti della nonna nubile in un cortile.

Eccezioni ritrovate

Un secchio datato 1689, che con l’apporto del proprietario di nome Newton rivoluzionò per tre secoli la storia della fisica.
Un’illustrazione di un cavallo di nome Ronzinante che ha compiuto 403 anni e non li dimostra.
Una copia ricopiata-trascritta-nascosta ricopiata/trascritta/nascosta, ricopiata, trascritta, venduta del Trattato della Pittura di Leonardo da Vinci scritto nel 1493, anno denso di avvenimenti, succeduti all’arrivo di Colombo a Cuba, tra cui la memorabile divisione ad opera del Papa tra Spagna e Portogallo in nome del Nuovo Mondo.
Una pipa costituita da un cannello (attraverso cui si aspira il fumo) collegato ad un piccolo serbatoio, detto fornello, dove si pone il tabacco, costruita nel 1936 da un falegname tarantino di nome Vincenzo, ritrovata 15 anni dopo la sua morte nella casa del vicino di nome Mario.
Un rollino di pellicola fotografica comprato a febbraio del 1997 impresso a maggio del 1998 ma non sviluppato, lasciato nel contenitore nero chiuso dal tappo grigio, di cui non ricordi le immagini, se era al mare sulla spiaggia tra gli scogli in pineta, in città nelle strade sotto la grondaia di una pizzeria con l’insegna gialla di Popeye intermittente, oppure l’altalena tesa, che sale, l’apice, riscende.
La confezione rossa di nome Love strappata all’estremità di un profilattico che ti ha insegnato a leggere Die Gebrauchsanleitung, Istruzioni per l’uso, nel 19** in aprile con la pelle bianca tremava e le faceva male, hai pensato di chiamare un’ambulanza, ma lei ridendo ti ha spiegato che forse era normale.