Il corpo estraneo – Marco Montanaro
Maggio 28, 2012 § 1 Commento
Sulla Casilina, all’altezza di un bar, tra i binari della linea Laziali-Giardinetti e la ferrovia che buca il Mandrione, c’è un palazzo costruito nel ’36. Al terzo piano del palazzo, dopo una crosta di vernice e uno scalino scheggiato, ci sono tre appartamenti. In quello a sinistra ho vissuto. In quello al centro ho parlato. In quello a destra ho vagato. In quest’ultimo, nel 1989, Mario Monicelli ha girato gli interni de Il male oscuro.
Un paio di settimane fa, dopo aver letto Il corpo estraneo (edito da Caratteri Mobili), ho scritto a Marco Montanaro, l’autore. Gli dicevo che avevo ritrovato Berto, nel suo libro. Mi pare che nessuno se ne sia accorto. E mi pare che in pochi abbiano parlato del libro.
Se avete 12 euro in tasca, se i vostri consiglieri letterari non fanno che consigliarvi male, se vi fidate un po’ di me, prendete Il corpo estraneo e leggetelo.
Lì dentro c’è qualcosa di prezioso. Come scriveva Berto nella prefazione ad Anonimo veneziano: «Hemingway diceva che uno scrittore, se è abbastanza buono, deve misurarsi ogni giorno con l’eternità, o con l’assenza di eternità. io non posso giurare d’essere uno scrittore abbastanza buono, però la fatica di misurarmi con l’eternità o, peggio, con l’assenza di eternità, la conosco anch’io».
Penso che Marco, come Berto, ci si sia misurato.
[…] le bellissime parole che Marco Lupo ha voluto utilizzare per raccontare il mio libro sul suo blog, qui. Con i lettori di questo mio blog invece ci vediamo sabato. Like this:Mi piaceBe the first to like […]